Domenica all’insegna della buona tavola per la brancata di desperados di cui sono orgoglioso di far parte.
Arrivo con famiglia intorno alle 12.45 con vassoiata di paste formato station wagon (conoscendo le bocche da idrovora che abbiamo fra tutti) e bottiglia di spumante che però mi scordo in macchina.
Zad è già alle prese con la brace ma con scarsi risultati fino a che Luca, oggi in piena estasi mistica, non trova da qualche parte un phon motorizzato boeing e riattizza il fuoco anche se rischia di far volare via tutto il caminetto.
Ci sediamo al tavolo intorno alle 13.30 e come ogni domenica all’aperto che si rispetti non arriviamo al secondo che in cielo si scatena l’inferno.
La mia previsione da colonnello bernacca “andate tranquilli le perturbazioni arrivano dal mare e non da terra” si rivela una cazzata e dopo i primi goccioloni me ne rendo conto grazie anche agli sputi che ricevo da tutti gli astanti.
Si prosegue portando dentro casa alla meglio il tavolo mentre Zad continua in qualche modo a cuocere alla brace aiutato da un Luca fornito di ombrello con punta di ferro che preso da visioni mistiche continua a chiedere perdono dei peccati recitando rosari a boe attirando ancora di più la collera divina.
Chiusi i bimbi in casa perché cercavano di scappare da ogni parte riusciamo ad arrivare a fine pasto mentre Luca continua a chiedere perdono dei peccati arrivando a recitare quasi per intero una messa compresa di eucarestia mentre io Zad, Gas e Daniele facciamo i cori modello chierichetti.
Alla spicciolata poi vanno via Daniele & family seguiti poi da Pucci & family.
Verso le 17.00 anche io & family decidiamo di togliere le tende anche perché il bimbo non si regge più dal sonno.
Come al solito rimpatriata all’insegna del casino, delle risate e della buona tavola:quindi una domenica perfetta.
Neanche il garage di casa che ho trovato allagato è riuscito a farmi incazzare più di tanto ma questa è un’altra storia….
Bonaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
